In occasione della Pasqua ormai vicina qualche riflessione sull’amore.

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Oggi “amore” è una parola inflazionata che – appesa a qualsiasi emozione – finisce per essere travisata e offesa, maltrattata e ferita.

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Tutto passa per amore e si giustifica con l’amore, che nel frattempo va perdendo la sua fisionomia o peggio la sua essenza.

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In questo inizio di secolo ci si innamora in fretta, pronti a disamorarci con altrettanta rapidità, e il sentimento rimane un guscio vuoto in balia della nostra leggerezza.

Mai come durante la pandemia – che stiamo dolorosamente attraversando – ci siamo sentiti così frustrati per non poter baciare e abbracciare “congiunti”, parenti ed amici. Capita che l’amore scivoli via su persone e cose, nella grande contraddizione di amare tutti e nessuno.

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Nel quotidiano poi – anche se non disposti a farli nascere – amiamo i bambini, specialmente quelli belli, orgoglio dei genitori.

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Amiamo gli animali – cani e gatti in specie – promossi senza appello a consolazione della solitudine, ai quali vorremmo, sempre “per amore”, modificare gusti e inclinazione naturale. Amiamo gli spettacoli televisivi che annacquano la nostra intelligenza nei poveri litigi ad effetto di copione. 

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E inoltre… ciliegina sulla torta della nostra coscienza, ci sforziamo di amare il diverso, quasi fosse una postilla a piè di pagina.

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Continuiamo ad amare per passione anche i viaggi in terre lontane, meglio se esotici.

Condividiamo, nell’occasione, bellezze da brivido che accendono l’entusiasmo per il Creato, ma le creature di quei Paesi non scalfiscono la nostra indifferenza da turista distratto.

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Amore non è un teorema da dimostrare. Non obbedisce ad alcuna previsione. Non ha regole né ritmi nel tempo. Non si presta a descrizione e non si può raccontare. 

 

L’amore si vive!

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Gli amori sono tanti. Ognuno conosce i suoi.

Inutile elencarli e metterli in fila assegnando priorità.

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Una considerazione a parte meritano gli amori con il legame della consanguineità.

A torto idealizzati non offrono, in troppi casi, garanzia di comprensione e serenità nella Famiglia.

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Ci sono amori che nascono e si dissolvono, altri lasciano il segno ed è impossibile dimenticarli perché fanno compagnia alla nostra anima.

Certi amori tormentano, pochi rasserenano.

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L’amore per la Verità è il più difficile quando pretende delle scelte dolorose che sono il prezzo della libertà.

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Onorare il Comandamento di amare noi stessi, non significa coccolarsi allo specchio.

Al di là di qualsiasi forma di narcisismo è invece il coraggio di accettarsi, riconoscendo i propri limiti.

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Solo allora potremo provare ad amare gli altri, il Prossimo nostro, scoprendoci sulla stessa barca. 

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Ognuno con la propria zavorra, prima del Viaggio che dovrebbe essere viaggio d’amore, anche se ci fa tanta paura! 

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Amore è un misterioso dono alla nostra umanità. Ha tutte le caratteristiche del divino ma divino non è.

Il suo essere terreno affascina, turba ed esalta. Sembra così grande da non rassomigliarci!

Amore resta la somma delle nostre contraddizioni, grazie alle quali ci sentiamo vivi. 

 

Amore è vita!

 

L’unico istinto che vorremmo divino prima dell’Eterno Ritorno.

 

18/02/2021